La view di ANIMA

Investment Advisory

Le Banche Centrali sono tornate protagoniste, sorprendendo gli investitori con toni molto più concilianti del previsto, ma l’incertezza sugli sviluppi geopolitici e sull’entità del rallentamento economico resta significativa: l’approccio si conferma prudente.

Nelle ultime settimane, le Banche Centrali hanno risposto in modo forte e autorevole alle crescenti minacce per la crescita e l'inflazione derivanti dall'incertezza geopolitica, in quello che molti analisti ritengono essere stato un intervento concertato. Ne hanno beneficiato in primis gli attivi rischiosi, che hanno recuperato le perdite di maggio, ma anche le obbligazioni governative, con i tassi di molti Paesi Avanzati ai minimi storici.

Grandi protagonisti il governatore della Banca Centrale Statunitense, Powell, e quello della Banca Centrale Europea, Draghi. Il primo sostenendo che, in un contesto di forte aumento dell'incertezza e assenza di pressioni sui prezzi, è pronto ad agire per sostenere l'espansione economica. Il secondo affermando che, in mancanza di miglioramenti dello scenario economico, saranno necessari ulteriori stimoli e un taglio dei tassi resta uno degli strumenti a disposizione. Al coro si è unito anche il presidente della Banca Centrale Giapponese che ha manifestato la disponibilità ad adottare nuove misure accomodanti qualora la crescita dovesse perdere smalto.

Per quanto riguarda il quadro macro, il flusso di dati continua ad offrire conferme della marcata frenata del settore manifatturiero globale, impattato negativamente dal permanere di un contesto geopolitico altamente incerto. In linea generale consumi e servizi restano solidi, pur mostrando una minore tonicità rispetto al recente passato, ma i rischi aumentano man mano che la contrazione nel settore industriale si protrae. La speranza è che nel corso del G20 di Osaka le trattative tra Stati Uniti e Cina possano riprendere e portare a un armistizio commerciale, ma esiti meno favorevoli non si possono escludere.

In un contesto di elevata incertezza e scarsa visibilità, in cui i mercati mostrano una spiccata sensibilità a sviluppi politici difficilmente prevedibili e il flusso di dati macroeconomici offre segnali contrastanti, manteniamo un orientamento prudente e l'approccio rimane tattico e selettivo.

Più in dettaglio:

  • il giudizio sulle obbligazioni governative core in euro è negativo, stante la scarsa attrattività delle valutazioni; cautela anche sui Titoli di Stato italiani: il crollo dei tassi alimenta la ricerca di rendimento e offre supporto, ma un rischio politico in aumento limita il potenziale di discesa dello spread;
  • la view sulle obbligazioni societarie è prudente: le prospettive di rendimento del comparto Investment-Grade sono modeste e il rischio liquidità degli High-Yield non trascurabile;
  • il giudizio sulle obbligazioni emergenti resta neutrale: i rischi geopolitici rappresentano una minaccia ma la risposta delle autorità in termini di stimolo monetario è un fattore di supporto significativo;
  • la view sui mercati azionari si conferma neutrale. La gestione dell'esposizione direzionale al mercato è tattica e il focus sullo stock picking massimo, in vista dell'avvio della stagione di pubblicazione delle trimestrali.
  • invariati i giudizi sulle valute: neutrale su yen e sterlina, negativo sul dollaro pur con aspettativa di direzionalità limitata. 

View di Mercato, Comitato Investimenti del 20/06/2019



I giudizi espressi non rappresentano indirizzi di carattere allocativo, ma un orientamento generale sull'ipotizzabile andamento delle diverse asset class, con orizzonte fra uno e tre mesi. La valutazione sulla liquidità è formulata in termini relativi, avendo riguardo al costo opportunità di detenere tale asset class rispetto alle altre.


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