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La view di ANIMA

foto: Investment Research Investment Research

L’approccio sull’asset class azionaria resta connotato da una nota di prudenza, con gli indici sui massimi storici, valutazioni piene e la stagionalità negativa. Permane anche la neutralità sui comparti governativi, con i tassi in consolidamento all’interno dei trading range disegnati negli ultimi mesi


Durante le ultime settimane, l’attenzione degli investitori è rimasta focalizzata sul flusso di dati e notizie riguardante il quadro macro/fondamentale e le politiche economiche. Gli Stati Uniti hanno siglato una serie di accordi-quadro con molti dei più importanti partner commerciali (fra gli altri, Giappone, Unione Europea, Corea del Sud, Indonesia e Filippine), quasi sempre giuridicamente non vincolanti, scarni nei dettagli e farciti di contenuti propagandistici (quali le promesse di massicci piani di investimento negli Stati Uniti), che da una parte riducono l’incertezza sulla politica commerciale (pur non eliminandola completamente, vista l’imprevedibilità di Trump), ma dall’altra sembrano alzare la tariffa minima universale sulle importazioni negli Stati Uniti dal 10% al 15%, un livello storicamente molto elevato. Finora, le ripercussioni macroeconomiche dei dazi sono state limitate, complici l’impennata dei flussi commerciali in anticipazione dell’applicazione delle tariffe, la ripartizione dei rincari sull’intera catena dei prezzi dei beni e la riluttanza delle imprese a trasferire gli aumenti ai prezzi finali, anche in virtù dell’incertezza sui livelli definitivi delle aliquote; tuttavia, con il progressivo esaurimento delle scorte di beni non tariffati e la stabilizzazione della cornice regolatoria, gli impatti inizieranno ad emergere, e si registrerà un deterioramento del mix inflazione-crescita

In questo contesto, con gli indici azionari globali sui massimi storici, le valutazioni piene e la stagionalità negativa, il risk/reward per le asset class rischiose non sembra favorevole: gli investitori prezzano gli scenari migliori possibili, sempre più insensibili agli interventi dell’Amministrazione Trump e compiacenti rispetto ai numerosi fattori di rischio presenti. Manteniamo dunque un approccio neutrale/ leggermente prudente sull’asset class azionaria, concentrando il focus sulla creazione di Alpha e conservando un tilt costruttivo sul comparto dell’Intelligenza Artificiale. Sui portafogli globali, in particolare, continuiamo a privilegiare i temi che godono del sostegno dei fondamentali, come tecnologia e finanziari, ma stiamo iniziando a valutare anche aziende di altri settori che potrebbero beneficiare dell’atteso aumento della partecipazione e delle misure di stimolo governative (prevalentemente titoli del settore industriale che beneficiano degli sgravi fiscali sulle spese per capex e ricerca & sviluppo recentemente introdotti dall’OBBBA).

In ambito obbligazionario, i rendimenti governativi restano confinati all’interno dei canali laterali disegnati negli ultimi mesi, sottoposti a forze contrapposte: la view si conferma neutrale e la strategia gestionale resta improntata ad una gestione tattica del trading range, dalla parte lunga e con posizioni ridotte, a causa della visibilità ridotta. Continuiamo a privilegiare le scadenze brevi e intermedie, stanti le aspettative conservative sulle politiche monetarie e la minor vulnerabilità a eventuali sviluppi avversi sul fronte dell’inflazione e delle politiche fiscali, pur con la consapevolezza dei rischi e dei limiti che comporta il livello molto elevato di consenso intorno a questa posizione. Permangono cautela e selettività sui corporate bond, con gli spread schiacciati su minimi pluriennali e la caccia al rendimento degli investitori sempre più indiscriminata. 

In ambito valutario, la view sul dollaro rimane negativa/neutrale, in virtù delle molteplici pressioni cicliche e strutturali che pesano sulla divisa americana.


View di Mercato, Comitato Investimenti del 22-23/07/2025

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Nota: i giudizi espressi non rappresetnano indirizzi assoluti di carattere allocativo, bensì un orientamento generale sull'ipotizzabile andamento delle diverse asset class.



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