Elezioni, risultato e reazione dei mercati

Investment Research & Advisory

28.09.2022

Elezioni, risultato e reazione dei mercati

I BTP sono alla ricerca di un difficile equilibrio, fra le sfide poste dall’escalation dei rischi geopolitici e dal deterioramento del quadro macro globale, e l’incertezza legata agli sviluppi politici domestici

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L'esito della consultazione elettorale è stato largamente in linea con lo scenario tratteggiato dai sondaggi. Secondo i dati diffusi dal Viminale, la coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni con il 43.8% dei voti, conquistando 235 seggi su 400 alla Camera e 112 su 200 al Senato.  Fratelli d'Italia si è confermato primo partito con il 26% dei consensi, mentre la Lega ha registrato un risultato molto inferiore alle attese fermandosi all'8,8% (quasi la metà rispetto alle politiche del 2018), con Forza Italia all'8.1%.


I numeri indicano che i rapporti di forza fra i partiti che compongono la futura compagine di governo sono cambiati radicalmente rispetto a quattro anni fa: non solo Fratelli d'Italia è diventato il partito leader, ma il crollo della Lega ha aumentato notevolmente il peso relativo di Forza Italia (determinante per il raggiungimento della maggioranza in Senato), il che depotenzia l'intonazione sovranista dell'intera coalizione (in un'intervista rilasciata martedì 27/9 al Corriere della Sera, Silvio Berlusconi ha riconosciuto di avere “una golden share sul rischio populismo"). Non ci sarà spazio nemmeno per le derive autoritarie che alcuni esponenti del centrosinistra paventavano: la soglia di 2/3 dei seggi non è stata raggiunta, quindi non sarà possibile modificare la Costituzione senza l'appoggio dell'opposizione o un referendum popolare.


La vittoria del centrodestra è stata netta e in teoria potrebbe garantire la governabilità per l'intera durata della Legislatura (5 anni). Tuttavia, benché sia assolutamente prematuro ipotizzare una crisi di Governo, è utile tenere presente che il nuovo Parlamento consentirebbe anche maggioranze alternative: la storia insegna che le combinazioni matematiche spesso diventano politiche (specie prima che maturino i termini per il raggiungimento della pensione dei parlamentari). A questo proposito, l'indebolimento della leadership di Salvini potrebbe portare la Lega su posizioni più moderate, se necessario, e il possibile candidato alla successione di Letta, Bonaccini, si è distinto per il suo pragmatismo, tanto nelle dichiarazioni quanto nell'operato.


Il risultato elettorale dovrebbe consentire la formazione di un nuovo Governo di centrodestra in tempi brevi e senza eccessivi attriti, verosimilmente guidato da un premier indicato da Fratelli d'Italia (con ogni probabilità, la stessa Giorgia Meloni). La prima riunione delle nuove camere è in calendario il 13 ottobre, quando Camera e Senato eleggeranno i rispettivi Presidenti; seguiranno le consultazioni formali al Quirinale e, una volta decretata l'effettiva maggioranza, la presentazione dell'elenco dei ministri da parte del Presidente del Consiglio designato, previa approvazione del Presidente della Repubblica. Dato l'esito delle urne e l'urgenza dell'azione legislativa necessaria, questi passaggi potrebbero avvenire in tempi ben più rapidi rispetto al passato (in media, circa 50 giorni).


Il nuovo esecutivo potrebbe essere pienamente operativo entro la seconda metà di ottobre, con la prima scadenza importante fissata il 15 ottobre (presentazione del Documento Programmatico di Bilancio alla Commissione Europea, per il quale potrebbe essere chiesto un limitato allungamento dei tempi). Sul fronte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il governo Draghi ha lavorato incessantemente anche da dimissionario per raggiungere gli obiettivi relativi al secondo semestre e i progressi sono soddisfacenti, ma per accedere integralmente ai 21 miliardi di euro stanziati occorrerà centrare anche i 26 obiettivi restanti, e in particolare approvare i decreti attuativi della controversa legge sulla concorrenza, a cui Fratelli d'Italia si era opposta.


La reazione dei mercati al voto è stata inizialmente composta, con un allargamento dello spread fra BTP e Bund decennali di una manciata di bp, l'euro in consolidamento e il FTSEMIB che ha sovraperformato le altre piazze europee. La debolezza per i titoli di Stato italiani si è successivamente accentuata, e lo spread ha chiuso la sessione di martedì 27 settembre a 253bp, 20bp in più rispetto a venerdì, e ai massimi da aprile 2020. A pesare sono stati soprattutto gli sviluppi sulla scena globale:


  • l'escalation delle tensioni fra Russia e Ucraina;
  • la reazione disordinata dei mercati all'imponente pacchetto di stimoli fiscali annunciato in Gran Bretagna (i rendimenti a dieci anni sono saliti di oltre 100bp in tre giorni e la sterlina ha perso più del 5% rispetto al dollaro, con effetti contagio su scala globale);
  • il mantenimento di un approccio molto aggressivo da parte della BCE, con Christine Lagarde che lunedì 26 settembre, durante l'audizione al Parlamento Europeo, ha in qualche misura sminuito il ruolo dello strumento anti-frammentazione, sottolineando che in caso di inefficacia è sempre possibile il ricorso all'OMT (Outright Monetary Transactions, programma predisposto nel 2012 da Mario Draghi per garantire sostegno ai paesi membri in difficoltà, dietro il rispetto di rigide condizionalità);
  • l'incessante deterioramento del quadro macro, che ha inevitabilmente ripercussioni negative per le metriche di finanza pubblica. Nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NADEF) presentata il 27 settembre, le stime di crescita per il 2023 sono state riviste al ribasso, e quelle sul deficit al rialzo.

     
    Andamento dello spread fra BTP e BUND nell’ultimo mese (grafico intraday)




    Fonte: elaborazione ANIMA su dati Bloomberg


    Le dinamiche su questi fronti resteranno cruciali per la direzione dei mercati, titoli di Stato italiani inclusi, in questa prima fase di vita del Governo. Come già sottolineato recentemente​, nel medio periodo il giudizio degli investitori dipenderà soprattutto da due fattori, strettamente interconnessi fra loro, in quanto condizioni necessarie per l'accesso ai fondi di NGEU e l'attivazione dello scudo anti-spread della BCE:

  • l'approccio all'impl​​ementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (il Governo potrebbe proporre modifiche ad alcuni dei target concordati).
  • l'orientamento del Governo in tema di politica fiscale (i margini sono molto stretti a confronto con i proclami fatti in campagna elettorale, e l'esperienza inglese testimonia la forte sensibilità dei mercati a questo tema);

     
    È presto per fare valutazioni e previsioni, ma senz'altro il flusso di notizie e dichiarazioni su questi temi sarà attentamente monitorato e potrebbe innescare un aumento della volatilità. La lista dei ministri, e in particolare la scelta del Ministro dell'Economia, potrebbero essere il primo banco di prova e avranno un importante valore segnaletico.  


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