Trump, popolarità a livelli record

​​Secondo i sondaggi d'opinione più recenti, il livello di approvazione dell'operato di Donald Trump è tornato sui massimi registrati poche settimane dopo il suo insediamento, a febbraio 2017. Prendendo come riferimento i dati pubblicati da RealClearPolitics, che elabora una media delle indagini effettuate da diversi istituti, il 12 maggio scorso il 45.1% dei cittadini intervistati ha dichiarato di apprezzare le scelte del Presidente americano (il massimo storico è pari a 47.3% ed è stato segnato il 25/1/2017, il minimo è 37% e risale al 13/12/2017).

Degno di nota il fatto che la popolarità di Trump sia migliorata soprattutto fra i democratici (12% a fronte di un misero 4% a marzo, secondo il sondaggio Gallup) e gli indipendenti; l'appoggio dell'elettorato repubblicano resta prossimo ai livelli più alti registrati durante il mandato (91%). Il magnate rimane comunque l'unico Presidente americano nella storia moderna a non aver mai superato la soglia del 50% di apprezzamento.

Ad alimentare i consensi di Trump sono stati senza dubbio i buoni risultati economici: il tasso di disoccupazione ha raggiunto in aprile il 3.6%, minimo dal 1969, e il PIL è cresciuto a un ritmo del 3.2% annualizzato nel primo trimestre, ben oltre le aspettative degli analisti. Elementi di supporto sono stati anche i nuovi massimi storici dei mercati azionari, gli sviluppi sul fronte del Russiagate (la collusione fra lo Staff elettorale e Mosca non sembra certa, anche se la questione resta aperta) e l'atteggiamento più intransigente nei confronti della Cina al tavolo delle negoziazioni.

Sarà interessante valutare l'evoluzione dei sondaggi nelle prossime settimane: gli effetti negativi su mercati finanziari ed economia reale di un inasprimento delle tensioni commerciali potrebbero incidere negativamente sulle percezioni dei cittadini americani, incoraggiando Trump ad assumere un orientamento più conciliante nella gestione della politica commerciale.  ​

​

Fonte: elaborazione ANIMA su dati Bloomberg​