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08.11.2021

Prezzi scottanti?

Nonostante il forte rialzo dei prezzi dell’energia e l’atteggiamento meno accomodante di alcune banche centrali, per il team Investment Research & Advisory di ANIMA lo scenario di crescita e inflazione si mantiene costruttivo. I fondamentali societari sono robusti e le politiche economiche resteranno un fattore di supporto. Pertanto, la view sui mercati azionari si conferma positiva, mentre l’approccio sulle obbligazioni governative rimane cauto.

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Di recente i riflettori degli investitori sono rimasti focalizzati sulle problematiche legate alla catena di approvigionamento globale (supply chain) e sui rincari dei costi delle materie prime, tra cui in particolare l’impennata dei prezzi energetici, nonché sui possibili impatti di queste variabili per lo scenario di crescita, inflazione e politiche monetarie.



La crisi energetica, che sta interessando gran parte dei paesi sviluppati ed emergenti, è una delle conseguenze indirette della pandemia. Con le “riaperture”, infatti, si è registrata una forte ripresa della domanda di carbone, petrolio e gas naturale, dopo il crollo provocato dall’epidemia di Covid-19 e legato al rallentamento generalizzato della produzione industriale. Il forte ritorno della domanda ha determinato un marcato incremento dei prezzi e in alcuni casi il movimento è stato accentuato dalle criticità sul fronte della distribuzione e della logistica. Basti pensare, ad esempio, che il prezzo del petrolio è salito di oltre il 20% dai livelli di metà agosto, e i​l gas naturale europeo ha raggiunto livelli stellari (a proposito
del rincaro del gas naturale si veda il Grafico 1 riportato qui sotto).








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