Il mandato di un asset manager è di investire i risparmi dei clienti con il livello di rischio/rendimento più adeguato al loro profilo e alle condizioni del mercato.
Per rispondere ancora meglio a questo mandato, e per assolvere al dovere di operare con investimenti finalizzati alla generazione di valore sostenibile e di lungo termine, ANIMA ha integrato nei portafogli dei suoi fondi un approccio orientato all’investimento responsabile*, ovvero che tiene conto anche del profilo ambientale, sociale e di governance (ESG) dei titoli oggetto di investimento.
Questo perché ANIMA ritiene che i fattori ESG, collegati agli emittenti dei titoli, possano influenzare nel tempo la performance dei portafogli gestiti, a livello di singola azienda, settore, regione e classe di attività.
In questo modo è possibile disegnare portafogli ancora più equilibrati e favorire la transizione verso modelli ecologicamente e socialmente più sostenibili.
Significa investire tenendo presenti tutti gli aspetti dell'attività di un'impresa o di uno Stato: non solo quelli finanziari ma anche quelli relativi all’ ambiente, al sociale e alla governance (i fattori ESG).
Investire in modo responsabile significa utilizzare le risorse finanziarie per favorire il raggiungimento di tre obiettivi: la tutela dell’ambiente in cui viviamo, altrimenti nel futuro prossimo non si potrà fare più nessun investimento; il rispetto delle persone, che siano cittadini, clienti o dipendenti; terzo, l’adozione di regole ispirate a correttezza ed equità.
In quest’ottica, investire in modo responsabile significa privilegiare imprese e governi che si impegnano di più in queste tre aree. Un approccio che mira a ridurre la rischiosità dei portafogli e a migliorare il
rapporto rischio/rendimento.
I fondi ANIMA mantengono la loro forma e l'obiettivo di offrire il migliore rapporto rischio/rendimento. Il processo di investimento adottato dal team gestionale è attento a un numero maggiore di indicatori, in modo da rendere ancora più efficienti i portafogli.
La sensibilità delle persone e delle società verso comportamenti più virtuosi sul fronte della sostenibilità è aumentata negli ultimi tempi.
È in crescita la consapevolezza di come gli impatti climatici del pianeta possano incidere negativamente sia sulla salute pubblica che sulle economie di tutto il mondo. Al contempo sono sempre più presi in considerazione fattori legati alla socialità e alle comunità (inclusione, tutela dei diritti umani, ecc.) e alla corporate governance (diritti degli azionisti, composizione dei CdA ecc.).
In base all’ultima edizione dell’Osservatorio ANIMA – Eumetra , per il 70% del campione**, la sostenibilità equivale al rispetto dell’ambiente, al “non inquinare”, per il 42% alla lotta al cambiamento climatico e per il 38% al rispetto dei dipendenti e alla protezione dei posti di lavoro. Sul fronte degli investimenti, invece, il 74% del campione, ha dichiarato che quando investe desidera promuovere un pianeta e una società più sostenibili, senza per questo rinunciare ad una potenziale performance interessante nel medio lungo termine.
ANIMA Sgr dal 2018 ha aderito ai Principles for Responsible Investment e nel 2019 ha adottato la sua prima Policy sui criteri ESG e, sulla base di questa, ha istituito un Comitato ESG, – che, fra gli altri, ha il compito di monitorare il profilo ESG degli emittenti e dei fondi - rivedendo i processi di investimento, di risk management e di reportistica. Investire in chiave ESG significa introdurre nel processo decisionale, relativo alla costruzione dei portafogli, fattori ambientali, sociali e di governance insieme all’analisi puramente finanziaria. In quest’ottica, alcuni emittenti (soprattutto nel settore militare) vengono esclusi dall'universo investibile. L’insieme di queste azioni ha permesso ad ANIMA di ottenere nel 2020 il rating “A” da UNPRI, l’organizzazione internazionale sostenuta dall’ONU che promuove i principi di investimento responsabile, per la strategia e la governance ESG. Nel 2021 ANIMA si è poi allineata alle nuove disposizioni della Regolamentazione in materia di sostenibilità (la Sustainable Finance Disclousure Regulation, o SFDR***) e in materia di diritti degli azionisti (la Shareholders Right Directive II , SRDII).
La spinta da parte della UE verso l’introduzione di criteri di sostenibilità negli investimenti è oggi sempre più forte. In questa prospettiva, la SFDR rappresenta un punto di svolta nella direzione della chiarezza degli approcci ESG e della trasparenza delle informazioni rivolte agli investitori da parte delle Sgr, sia per quanto riguarda i cosiddetti “rischi di sostenibilità”, sia in merito agli obiettivi di investimento sostenibile, cioè relativi alla promozione dei fattori ESG nelle attività di investimento. Con l’avvento della SFDR il perimetro di applicazione della Policy ESG di ANIMA è stato rivisto: considerando i cosiddetti “rischi di sostenibilità”; monitorando i principali effetti negativi degli investimenti sui fattori di sostenibilità; classificando i fondi per caratteristiche e obiettivi ESG.
ANIMA controlla i rischi di sostenibilità elaborando e monitorando i rating ESG degli emittenti, basati sugli score ESG forniti da info provider specializzati: Refinitiv per gli emittenti corporate e i fondi di investimento, e Sustainalytics per gli emittenti governativi.
Il monitoraggio considera, oltre al livello dei rating stessi, la percentuale del portafoglio su cui è disponibile un rating ESG e la distribuzione dei portafogli per classi di rating.