Italia, la Legge di Bilancio al vaglio di Agenzie di Rating e Autorità europee

Investment Advisory

23.10.2018

Italia, la Legge di Bilancio al vaglio di Agenzie di Rating e Autorità europee

​Si è aperto il confronto fra Governo e Unione Europea sul documento programmatico di bilancio. La Commissione dovrà formulare le eventuali richieste di correzione entro fine mese e l’Italia avrà tempo per adeguarsi fino al 13 novembre, termine ultimo per la presentazione della versione definitiva della Legge di Bilancio*.

​​​Le tensioni che hanno interessato i mercati finanziari domestici a partire dalla pubblicazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza si sono recentemente acuite: il 19 ottobre il differenziale di rendimento fra BTP e Bund a 10 anni ha superato 330bp per la prima volta dal 2013 e l'indice FTSE Mib ha chiuso in ribasso per la quarta settimana consecutiva, in calo di oltre il 20% dai massimi di maggio.

Ad alimentare le preoccupazioni degli investitori è stato l'inasprimento del confronto fra Governo e istituzioni​ europee: la Commissione Europea, in particolare, ha definito le misure contemplate nella bozza della Legge di Bilancio "un'inosservanza particolarmente grave degli obblighi finanziari previsti dal Patto di Stabilità e Crescita, che non ha precedenti nella storia". Questo giudizio decisamente severo riflette non solo il mancato rispetto degli impegni assunti in precedenza, ma anche il probabile sforamento degli obiettivi dichiarati nel documento programmatico: le stime sulla crescita sono ottimistiche (l'Ufficio Parlamentare di Bilancio non le ha validate), la spesa necessaria per far fronte al superamento della Legge Fornero potrebbe essere sottostimata e diverse coperture finanziarie appaiono poco credibili. Negativi anche lo sbilanciamento della Manovra su misure di tipo assistenziale e la scarsa attenzione al tema delle riforme strutturali.

La pressione sui mercati si è allentata dopo la decisione di Moody's: l'Agenzia di Rating ha declassato il debito italiano all'ultimo gradino dell'Investment Grade, ma ha mantenuto l'outlook stabile, rassicurando gli investitori che temevano un precipitoso ingresso dello Stato italiano fra gli emittenti speculativi. Sono statiaccolti positivamente anche i toni apparentemente più concilianti adottati da ambedue le parti nelle ultime ore. Nella lettera di risposta ai rilievi della Commissione Europea del 22 ottobre, in particolare, il Ministro Tria ha sottolineato che l'appartenenza dell'Italia all'Area Euro non è in discussione e che il Governo adotterà dei correttivi qualora i saldi di finanza pubblica non dovessero evolvere in linea con le attese.

Le consultazioni tra Governo e Commissione Europea proseguiranno fino al 13 novembre, termine ultimo per la presentazione della versione definitiva della Legge di Bilancio. Entro il 30 novembre verrà pubblicata l'Opinione della Commissione Europea sul documento e, qualora si accertino significative violazioni delle regole comunitarie, una procedura di infrazione per eccesso di deficit potrebbe essere avviata già a dicembre. In questo caso, si aprirebbe una nuova e complessa fase di confronto tra Governo e Unione Europea sul sentiero di aggiustamento fiscale dei prossimi anni.

Le prossime settimane si annunciano dunque sfidanti: sotto osservazione saranno non solo le scadenze politiche e la qualità del dialogo fra Governo e Autorità Europee, ma anche eventuali segnali di impatto della crisi sull'economia reale e gli sviluppi sul fronte della politica interna (tenuta del Governo). Nuove fasi di debolezza e volatilità non possono essere escluse, specie considerando l'illiquidità dei mercati a la sensibilità degli investitori esteri al flusso di notizie: un atteggiamento prudente è d'obbligo. Tuttavia, i premi al rischio incorporati nelle attuali valutazioni di mercato iniziano ad essere interessanti, con orizzonte di medio termine ed escludendo scenari estremi.

Differenziale di rendimento fra BTP e Bund a 10 anni​

Fonte: elaborazione ANIMA su dati Bloomberg

* Ultimo aggiornamento alle ore 16:58 del 23 ottobre 2018 in seguito alla decisione della Commissione Ue di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano e di chiederne uno nuovo.​


Scelti per te