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08.04.2021

La strada per ora resta in discesa?

L’orientamento molto accomodante delle politiche monetarie e fiscali, l’avanzamento delle campagne vaccinali e il nuovo pacchetto fiscale in USA aumentano la fiducia degli investitori nell’accelerazione della crescita globale, determinando un contesto ancora favorevole per gli attivi rischiosi. Anche l’incremento delle pressioni inflazionistiche non preoccupa ad oggi. Ma è attesa una fase di correzione quando le notizie positive diventeranno realtà.

​Migliora il sentiment dei mercati sull'andamento della crescita economica. Gli investitori si sentono ancora in comfort zone, con i listini americani che hanno toccato nuovi massimi e le Borse europee - e in particolare Piazza Affari - che da inizio anno stanno sovra-performando (si veda a proposito il Grafico 1 a pag. 2). 


Tutto farebbe pensare che la tanto attesa accelerazione della crescita globale si avrà a partire dal II trimestre del 2021. Il team Investment Research & Advisory di ANIMA condivide questa prospettiva da tempo e ha rivisto al rialzo la stima per il 2021 sulla crescita del PIL reale globale, dal 6,0% al 6,5%, con l'economia cinese in espansione a un tasso vicino al potenziale, gli Stati Uniti in forte accelerazione e l'Area Euro più in ritardo. In particolare, le stime sono in linea con il consenso per la Cina (+8,2% per il PIL nel 2021), più ottimiste per gli Stati Uniti (7% vs 5,5%) e caute per l'Area Euro. Nonostante la ripresa sostenuta, l'andamento dell'inflazione non rappresenta ad oggi una fonte di preoccupazione per le banche centrali; le pressioni al rialzo sui tassi riflettono quindi in larga misura l'evidente miglioramento delle prospettive di crescita


Nonostante i rischi legati all'andamento della pandemia, diversi vaccini sembrano offrire copertura anche rispetto alle varianti e i sondaggi segnalano un calo della reticenza della popolazione a partecipare alle campagne vaccinali. Inoltre conforta che nei Paesi dove il processo di vaccinazione è già in una fase più avanzata (Israele, Regno Unito, Usa) si sia verificato un calo di contagi, ospedalizzazioni e decessi, a riprova dell'efficacia degli stessi vaccini. Il buon andamento delle campagne vaccinali sarà pertanto cruciale per favorire la riapertura delle economie ed alimentare la ripresa, specialmente nei consumi e nel settore dei servizi


In questo scenario, inoltre, a supporto intervengono i nuovi e ingenti pacchetti di stimolo approvati da Stati Uniti e Regno Unito. In particolare, il piano promosso dall'Amministrazione Biden, - pari a 1.900 miliardi di dollari, ovvero quasi il 9% del PIL americano - a cui si aggiungeranno nuove misure per potenziare le infrastrutture, avrà un impatto significativo non soltanto sull'economia statunitense ma anche sulla crescita globale, che secondo le stime dell'Ocse riceverebbe un impulso in termini reali pari all'1% nel corso del 2021. Ecco allora che il contesto di riferimento, contraddistinto da una consistente accelerazione della crescita e politiche economiche ultra-espansive, giustifica ancora una preferenza per le attività rischiose, complici i livelli ancora molto compressi dei rendimenti obbligazionari. In ambito azionario, l'esposizione ciclica continuerà ad essere premiata, trasversalmente a settori, stili e aree geografiche, un fattore di sostegno in particolare per i mercati azionari europei.


Lo scenario finora delineato, tuttavia, potrebbe alimentare crescenti pressioni sui rendimenti governativi americani, che innescherebbero una correzione sui mercati azionari. A quel punto sarebbe inevitabile un intervento della Fed, finalizzato a stabilizzare le condizioni finanziarie. 


Paradossalmente, se i tempi necessari per debellare il virus dovessero allungarsi, il momento di goldilocks che l'economia sta vivendo da tempo potrebbe invece estendersi. Nella celebre storia inglese di “Riccioli d'oro e i tre orsi" (Goldilocks and the Three Bears) la giovane Riccioli d'oro dice di preferire il porridge che è della giusta temperatura, cioè né troppo caldo né troppo freddo. Allo stesso modo, dal punto di vista economico, siamo in una fase che dagli economisti viene definita Goldilocks economy (l'economia dei riccioli d'oro), ovvero ideale con crescita positiva, inflazione moderata e autorità estremamente accomodanti.





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