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08.06.2021

Approccio settoriale bilanciato in vista dell’estate

In uno scenario che si conferma costruttivo per la crescita globale, si è assistito ad un incremento delle pressioni sull’inflazione. Il team Investment Research & Advisory ritiene che queste tensioni sui prezzi siano destinate ad indebolirsi. Nel breve, pertanto, sui mercati azionari potrebbe registrarsi un po’ di nervosismo, ma un’eventuale fase di consolidamento sarebbe sfruttata come opportunità di acquisto.

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Dopo un annus horribilis, segnato dalla pandemia e dai suoi impatti di tipo economico e sociale, il 2021 sarà davvero l’anno della ripartenza? Per il team Investment Research & Advisory di ANIMA, le evidenze delle ultime settimane vanno proprio in questa direzione, confermando un’evoluzione molto positiva per quanto riguarda lo scenario macro.


Per quest’anno, infatti, si prevede che l’economia globale aumenti nell’ordine del 6,5%, ad un ritmo così rapido come non si vedeva da decenni, complice in primis la forte accelerazione della crescita statunitense e lo stimolo fiscale varato dall’Amministrazione Biden. Basti pensare, a propoposito, che gli indici Markit di fiducia delle imprese hanno visto livelli record, coerenti con una crescita annualizzata del PIL dell’11% nel secondo trimestre, in linea con le stime individuate da tempo dal team di Ricerca di ANIMA.


Al contempo, però, si è assistito ad un incremento delle pressioni inflazionistiche, in particolare negli Stati Uniti. Del resto, la ripresa economica globale non è uniforme e, in primo luogo, non è sincronizzata: la crescita sta iniziando a rallentare in Cina, raggiungerà presto il picco negli USA, mentre ha appena attraversato una fase di contrazione in Area Euro. In secondo luogo è anche sbilanciata: l’attività economica è stata inizialmente sostenuta dagli sviluppi sul lato dell’offerta, ma ora è  guidata dall’accelerazione della domanda. Ecco allora che proprio questa transizione fra i driver di crescita ha comportato impatti significativi sulla dinamica dei prezzi, a più livelli: i colli di bottiglia dal lato dell’offerta si sono tradotti in aumenti vertiginosi dei prezzi di semiconduttori e container e le materie prime si sono apprezzate in modo significativo (si veda il Grafico 1). 


Grafico 1
Prezzi delle materie prime in forte aumento



Fonte: elaborazioni Anima su dati Haver Analytics.


Tuttavia, per il team Investment Research & Advisory, il rialzo dell’inflazione americana (l’indice core ha registrato la variazione mensile più alta dal 1981, +0,9% contro +0,3% atteso) non deve trarre in inganno: gran parte delle pressioni sui prezzi è riconducibile ad effetti base o distorsioni provocate dalla pandemia, e dovrebbe rientrare con l’avanzamento delle campagne vaccinali e la normalizzazione dell’attività economica globale dal lato dell’offerta.






 

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